Pmi, incentivi all’impiego di temporary manager

Un credito d’imposta per le imprese che sostengono costi professionali legati all’attività di un dottore commercialista. Questo l’obiettivo della proposta di legge, presentata ieri nella sala stampa della Camera dei deputati, che introduce incentivi fiscali per l’impiego nelle Pmi dei cosiddetti “temporary manager”, una figura professionale esterna, qualificata e temporanea, che affianca l’imprenditore e ne rafforza le strategie.

Il valore strategico di questa proposta è stato illustrato dal presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) che l’ha definita uno strumento per favorire la transizione generazionale, l’innovazione, la crescita e il supporto all’azienda nel raggiungimento degli obiettivi.

«Questa proposta nasce da due esigenze strategiche: sostenere le imprese nei momenti delicati come i passaggi generazionali, valorizzare le competenze dei commercialisti, alleati naturali del tessuto produttivo», spiega Letizia Giorgianni, deputata di Fratelli d’Italia e prima firmataria della proposta, intervenuta alla presentazione di ieri insieme a Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera, i deputati di FdI Ylenja Lucaselli, Marta Schifone e Gianluca Caramanna, e Francesco Cataldi, presidente dell’Ungdcec.

Il progetto di legge introduce un credito d’imposta – riconosciuto per un massimo di 40 mila euro – per le imprese che si avvalgono di un temporary manager per operazioni come passaggi generazionali, ristrutturazioni aziendali, transizione ecologica e digitale, crescita dimensionale e internazionalizzazione. Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione e spetta a condizione che il temporary manager sia iscritto all’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili da almeno cinque anni.