Letizia Giorgianni (FdI, Commissione Bilancio):
"Il crescente divario tra i ceti sociali in Italia è un fenomeno complesso, che affonda le sue radici in dinamiche globali ormai consolidate. Se un secolo fa le disuguaglianze sociali erano legate principalmente a fattori economici interni, oggi l’integrazione dei mercati e l’espansione del settore finanziario europeo hanno avuto un impatto diretto sull’economia italiana, accentuando le disuguaglianze. La concentrazione della ricchezza in comparti ristretti è andata a scapito di lavoratori e imprese, provocando un impoverimento progressivo e strutturale.
A questo si aggiungono le crisi economiche che si sono susseguite dal 2008 alla pandemia da Covid-19, che hanno colpito duramente il nostro tessuto produttivo. Per questa ragione, fin dalla prima legge di bilancio, il governo Meloni ha intrapreso un percorso chiaro: attenuare le disuguaglianze sociali con misure concrete e strutturali.
Il primo intervento è stato il taglio del cuneo fiscale, che oggi rappresenta una misura permanente a sostegno dei redditi da lavoro. Abbiamo poi avviato una riforma dell’IRPEF con l’obiettivo di favorire il ceto medio, riducendo la pressione fiscale sulle fasce più produttive e vulnerabili al tempo stesso. Entro Pasqua sarà annunciato l’abbassamento dell’aliquota per lo scaglione intermedio, dal 35% al 33%.
Questi interventi non sono solo numeri di bilancio, ma riflettono una precisa visione di politica economica: ridurre le distanze sociali, valorizzare il lavoro, rafforzare la coesione, affinché la crescita non lasci indietro nessuno. Il sostegno al ceto medio non è una concessione, è una necessità per garantire stabilità e futuro al nostro Paese.
Occorre ricordare che il ceto medio è stato – e deve continuare ad essere – il motore sociale dell’Italia: produttivo, responsabile, generativo. È per questo che continueremo a lavorare su misure mirate, che aiutino concretamente le famiglie, le imprese, i giovani professionisti, i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori, cuore pulsante del nostro sistema economico".
✅ Leggi l'articolo integrale